Ottenere un prestito con la pensione: le opzioni a disposizione
Prestito personale o cessione del quinto della pensione?
Dati alla mano i pensionati sono diventati una fetta importante del mercato dei finanziamenti. Il prestito pensionati è infatti molto reclamizzato dai vari istituti bancari. In realtà la categoria prestito pensionati è comunque molto eterogenea e include almeno due prodotti finanziari e creditizi molto differenti tra di loro: il semplice prestito personale e la cessione del quinto della pensione.
È soprattutto questa seconda soluzione ad incontrare enorme successo e ad essere guardata con molto favore dagli iscritti a qualsiasi ente previdenziale come Inps, Inpdap e Ipost nonchè dagli stessi istituti eroganti. Prima di descrivere le ragioni del successo di questa forma di finanziamento, facciamo un confronto tra la cessione del quinto della pensione e il semplice prestito pensionati. Quest’ultimo al di là delle differenze tra le offerte delle varie banche, può essere richiesto da soggetti che percepiscono pensione. Le regole che sottendono questo tipo di finanziamento sono le classiche regole del prestito personale. Possono richiedere il prestito pensionati quei soggetti la cui età allo scadere del periodo di rimborso non superi i 72 anni. In caso di pregressi problemi o disguidi finanziari (ossia segnalazioni in Ctc o in Crif) è necessaria la presenza di una seconda firma (generalmente un parente) a garanzia del prestito stesso. La somma massima richiedibile non può superare i 30mila euro, ma chiaramente il rigoroso sbarramento sulla durata, impedisce molto spesso ai pensionati di accedere a una somma consistente, soprattutto se il richiedente è in là con l’età.
Questi rigidi requisiti del prestito pensione possono essere superati dalla cessione del quinto della pensione. Questa tipologia di finanziamento può essere richiesta infatti da tutti coloro che al pagamento dell’ultima rata del prestito pensionati non superino i 90 anni di età. È evidentissimo quindi che, almeno sono questo punto di vista, la cessione della pensione sia più conveniente del semplice prestito personale per pensionati. Per richiedere una cessione il pensionato dovrà presentare la dichiarazione di quota cedibile da farsi rilasciare dall’amministrazione dell’ente previdenziale di riferimento, ossia Inps, Ipost o Inpad. La dichiarazione di quota cedibile è essenziale per il calcolo della rata del prestito sulla pensione. La legge stabilisce che pensioni di importo inferiore ai 450 euro non possano essere cessionate. Sulla dichiarazione è appunto indicata la rata massima mensile che può essere sostenuta dal pensionato. La rata moltiplicata per la durata (massimo 10 anni, ben oltre il tradizionale prestito pensionato) definisce il montante totale e quindi quello che l’importo massimo ottenibile. In termini concreti con la cessione del quinto della pensione è possibile ottenere somme più consistenti rispetto al semplice prestito personale.
Oltre a queste due forme di finanziamento, i pensionati possono anche ottenere un mutuo. Tra i mutui più importanti per i pensionati c’è il mutuo ipotecario vitalizio e il mutuo Inpdap, riservato ai pensionati ex dipendenti pubblici. I requisti per accedere a questo mutuo sono l’iscrizione gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali e il possesso di una anzianità effettiva di almeno 3 anni al Fondo Credito Inpad. Il mutuo Inpdap può arrivare fino a 300000 euro e durare fino a 30 anni.