Riforma del condominio: cosa cambia?
Le principali novità introdotte
Approvata dalla Commissione Giustizia del Senato la riforma del condominio. Si attende solo la firma del Capo dello stato e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per renderla esecutiva. Le principali novità introdotte riguardano l’amministratore, il riscaldamento e gli animali domestici.
Per quanto riguarda l’amministratore, sono stati chiariti i requisiti per ricoprire questa ruolo:
- godimento dei diritti civili;
- non essere condannati per delitti contro la Pubblica Amministrazione;
- non essere annotati nell’elenco dei protestati cambiari;
- aver conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- aver frequentato uno specifico corso di formazione;
- stipula di una polizza assicurativa per essere tutelati dai danni del proprio operato.
Al momento della nomina, il nuovo amministratore sarà tenuto a indicare il suo compenso all’assemblea dei condomini, la quale ha il potere di licenziarlo prima della fine del mandato nel caso di gravi irregolarità fiscali. Con la riforma del condominio, l’amministratore dovrà aprire un conto corrente condominiale per gestire e rendere noti i flussi finanziario dell’immobile.
Per quanto riguarda le attività di normale amministrazione del condominio, la principale novità riguarda il riscaldamento. I condomini che vogliono togliersi dal riscaldamento centralizzato possono farlo senza dover attendere il parere positivo dell’assemblea, a condizione che questo non pregiudichi gli altri inquilini della struttura. Il condomini in questione si impegnano comunque a pagare le spese straordinarie di manutenzione dell’impianto.
Buone notizie infine per gli amanti degli animali. Secondo quanto stabilito dalla riforma del condominio, è possibile tenere animali in casa purché siano domestici. Meno tolleranza invece per gli inquilini rumorosi: 200 euro di multa per chi viola il regolamento.
Al link è possibile consultare il testo completo della legge di riforma del condominio.