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Rimborso IMU: perché richiederlo e come fare

La verità sulla vicenda e tutte le indicazioni necessarie

L’IMU è sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani e che nel corso del 2012 ha suscitato numerose critiche. Anche nel 2013 però la tassa sugli immobili continua a far scalpore. Da qualche giorno circola in rete la notizia che sia possibile richiedere il rimborso dell’IMU, in quanto l’imposta viola dettami costituzionali e direttive comunitarie. Ovviamente la news ha suscitato un certo scalpore e si è diffusa velocemente sul web generando anche alcuni fraintendimenti. Vediamo dunque di fare chiarezza sulla vicenda del rimborso IMU.

Per prima cosa, è importante chiarire che l’IMU non è stata dichiarata illegittima dall’UE, ma solo iniqua: “L’IMU deve essere modificata per renderla più equa e per conferirle un effetto redistributivo”, si legge nel report della UE. Questo significa che è possibile inoltrare una richiesta di rimborso, ma non vi è alcuna certezza che la quota versata sarà restituita.

Veniamo ora al punto centrale: come cercare di ottenere il rimborso? È necessario presentare al proprio Comune un’istanza di rimborso corredata dalle ricevute di pagamento. Dopo 90 giorni, in caso di mancata risposta del comune, il cittadino può presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.

Nel caso in cui, una sola delle sezioni delle Commissioni Tributarie italiane dovesse rimettere gli atti alla Corte Costituzionale, quest’ultima sarebbe obbligata a esaminare gli atti e a pronunciarsi sulla questione. Se poi la Corte Rimborso ImuCostituzionale dovesse definire incostituzionale l’IMU, anche solo in parte, allora tutti i cittadini potrebbero richiedere e ottenere il rimborso.

I moduli per il rimborso possono essere chiesti richiesti direttamente presso il Comune di residenza oppure scaricati direttamente da Internet. Si ricorda infine che per presentare la richiesta non è necessario versare alcun contributo, come specificato in una nota di Federconsumatori Adiconsum ed Adoc di Alessandria.