Attacco Ischemico Transitorio: prevenirne i rischi
L’Attacco ischemico transitorio (abbreviato: TIA) è una patologia piuttosto comune nell’età avanzata, in particolare nei soggetti con fattori di rischio come precedente tabagismo, ipertensione arteriosa, cardiopatie e diabete. Fortunatamente, a differenza di attacchi ischemici duraturi, nel giro di poco tempo – solitamente meno di ventiquattr’ore – i sintomi regrediscono senza esiti, limitando la perdita di funzione cerebrale alla fase acuta.
Quello di cui ci si scorda, però, è che un attacco ischemico transitorio può spesso ripresentarsi – un terzo dei pazienti che hanno subito un TIA hanno poi TIA ricorrenti durante la vita – o addirittura essere il preavviso di una patologia più grave, come l’ictus ischemico.
Se si ha un parente anziano che è già stato colpito da un attacco ischemico transitorio la cosa migliore è organizzare l’ambiente domestico in modo che sia il meno pericoloso possibile in caso di successivi attacchi. Contando che tra i sintomi più comuni ci sono la cecità temporanea e l’emiparesi è chiaro che uno dei rischi maggiori in casa sono le scale.
Installare un servoscala nella casa dove vivono degli anziani che soffrono o sono a rischio di patologie cerebrovascolari come l’attacco ischemico transitorio è la scelta migliore: sia per la sicurezza dei malati sia per quella dei loro parenti. L’attacco ischemico transitorio può risolversi senza esiti particolari, ma la momentanea disabilità fisica può portare ad incidenti: un montascale come quelli proposti da Stannah previene la caduta dalle scale di un soggetto a rischio con tutte le numero conseguenze. Infatti una caduta dalle scale può portare a delle fratture di grave entità, che nel caso degli anziani sono molto più difficili da curare e possono avere lunghi tempi di degenza. Inoltre una caduta dalle scale, in seguito a un TIA oppure per semplice debolezza o impaccio dovuti all’età, può causare nell’anziano una perdita di sicurezza e di autonomia che spesso sfociano nella depressione.