Influenza: sintomi e rimedi
I sintomi dell’influenza sono inconfondibili: basta che se ne manifesti anche solo uno affinché il soggetto colpito si renda conto, in un batter d’occhio, che, ancora una volta, il malanno stagionale ha purtroppo fatto colpo. Il malessere generale è il primo, silenzioso, campanello d’allarme: ci si sente deboli, spossati, non si ha né la voglia e né la forza di fare nulla. Quasi immediatamente, arrivano gli altri, fastidiosissimi, sintomi. Nei casi lievi, cioè nelle forme leggere di influenza stagionale, si tratta di febbre, mal di testa, raffreddore e tosse. Molte volte, però, il tutto è accompagnato anche da dolori alle ossa, vomito, nausea e diarrea.
Il peggio, come se tutto ciò non fosse già sufficiente, arriva quando la temperatura corporea supera la soglia dei 38 gradi: in tal caso, alla già lunga lista dei sintomi, si aggiungono anche inappetenza, cefalea, brividi e sudorazione al tempo stesso, e perfino congestione nasale.
Meglio restarsene a letto, allora, anche perché alzarsi e comportarsi come se nulla fosse sarebbe una vera e propria impresa titanica. Cosa fare, comunque, per evitare che la situazione degeneri? Ci sono, in verità, diversi rimedi per l’influenza: alcuni sono naturali, altri, invece, contemplano l’utilizzo, a volte obbligatorio, di appositi medicinali. Nel caso in cui si voglia cercare di contrastare l’insorgere dell’influenza, è bene assumere degli antivirali entro 48 ore dal momento in cui il soggetto ha avvertito il primo, inequivocabile, sintomo. Se invece l’influenza è già in stato avanzato, e la febbre particolarmente alta, è necessario ricorrere ad un antibiotico in grado di far scendere la temperatura. Tuttavia, in entrambi i casi, è preferibile contattare il medico, che saprà indicare il farmaco migliore e mirato alla risoluzione del problema.
Poi dicevamo ci sono i rimedi della nonna, quelli che qualcuno, ancora oggi, adotta nella speranza di poter alleviare i sintomi dell’influenza stagionale. C’è chi, per esempio, anziché ricorrere ai medicinali, si limita a pranzare e cenare con brodo di pollo, in virtù della consapevolezza che il suo effetto fluidificante possa essere, in alcuni casi, un vero e proprio toccasana. E’ ancora in voga poi l’usanza di alleviare tosse e raffreddore chinando il capo su una pentola nella quale, pochi istanti prima, si è portata ad ebollizione dell’acqua insieme alle essenza balsamiche che è possibile reperire in erboristeria. Il sollievo, seppur temporaneo e non certo definitivo, c’è, ed è appurato.
Il modo migliore per dichiarare guerra all’influenza stagionale è, comunque, il vaccino antinfluenzale: agisce positivamente tra il 70% e il 90% dei casi, ragion per cui potrebbe rivelarsi utile per chi vuole scongiurare a priori il rischio di essere messo ko dal solito malanno invernale.