Florenzi, il giovane che può salvare il Crotone apr17

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Florenzi, il giovane che può salvare il Crotone

Le sue prestazioni fondamentali per la salvezza della squadra calabrese

Tra i giovani più interessanti che si stanno mettendo in mostra nel Campionato di Serie B di quest’anno c’è Alessandro Florenzi, centrocampista offensivo del Crotone di 21 anni, arrivato a quota 10 goal quest’anno.

Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, che ne detiene ancora il cartellino, si mette in mostra con la Primavera della squadra capitolina, con la quale vince due Campionati Primavera consecutivi tra il 2009 e il 2011. Con Montella sulla panchina della prima squadra giallorossa arriva la prima convocazione tra i grandi, con i quali debutta il 22 Maggio 2011 nell’ultima partita di campionato Roma-Sampdoria, vinta dalla squadra di casa per 3-1.

Nonostante la “linea giovane” imposta dal nuovo tecnico giallorosso Luis Enrique, Florenzi viene mandato a maturare in serie B nel Crotone, squadra nella quale riesce fin da subito a ritagliarsi un posto da titolare. La prima rete con la maglia del Crotone arriva il 27 Agosto 2011, nella sconfitta interna contro il Livorno, ma le soddisfazioni vere non tardano ad arrivare e le sue reti e le sue giocate risultano più volte fondamentali ai fini del risultato per la squadra calabrese, che si prefissa come obiettivo la salvezza nel campionato di categoria.

La prima doppietta in serie B arriva il 31 Marzo 2012 fuori casa contro il Padova e segna la sua consacrazione tra i giovani più appetibili di tutta la serie B. Le sue brillanti prestazioni con la maglia del Crotone non sono passate indifferenti nemmeno a Ciro Ferrara, commissario tecnico della Nazionale Under 21, che lo ha convocato in diverse partite valide per la qualificazione agli Europei del 2013.

Alessandro Florenzi con le sue caratteristiche può ricoprire praticamente tutti i ruoli del centrocampo, anche se le spiccate doti offensive lo fanno prediligere come trequartista o come esterno d’attacco. Dotato di un’ottima visione di gioco, non disdegna gli inserimenti con i quali è solito sorprendere i difensori avversari ed è dotato di un tiro forte e preciso, che ne fanno anche uno specialista dei calci di punizione (memorabile un suo goal all’ultimo minuto contro il Gubbio).

Per l’anno prossimo il futuro è ancora incerto ed in molti a Roma lo rivorrebbero e nel calcio offensivo di Luis Enrique un centrocampista del suo calibro troverebbe il suo ambiente ideale, ma non è detto che rimanga un altro anno in provincia a farsi le ossa per poi tornare a Trigoria quando sarà più maturo.