La rivelazione Borini, il nuovo bomber della Roma
La storia del giovane attaccante emiliano: dall’Inghilterra alla nazionale di Prandelli
Fabio Borini nasce a Bentivoglio nel 1991 muovendo i primi passi da giocatore nelle giovanili del Bologna dal 2001: per sei anni gioca bene saltando di categoria in categoria e dimostrando le sue doti calcistiche e attirando su di se l’attenzione dei grandi club europei. Nel 2007 Borini risponde alla chiamata del patron del Chelsea Abramovich e si trasferisce a Londra dove trascorre due stagioni nelle giovanili del club dove diviene il capocannoniere della squadra delle riserve dei Blues, con 10 gol in 11 partite.
Il 20 settembre 2009 Borini fa il suo esordio in Premiere League, ma per lui c’è poco spazio al Chelsea e dopo due stagioni in panchina chiede di essere dato in prestito. La svolta arriva con il trasferimento allo Swansea City, dove il talento emiliano può finalmente sbocciare: arrivato per aiutare la squadra gallese a ottenere una storica promozione in Premier League, Borini dà subito il suo contributo all’impresa collezionando sei reti in nove presenze, fondamentali per la promozione dello Swansea.
Finito il prestito, l’attaccante rientra a Londra, ma il Chelsea non crede in lui e non gli rinnova il contratto; a quel punto Borini torna in Italia approdando al Parma in cui disputa però un’unica gara ufficiale. Dopo la parentesi parmigiana il 31 Agosto 2011 passa alla Roma del nuovo allenatore Luis Enrique ma la situazione non è tra le più semplici: Borini è semisconosciuto tra i tifosi, e arriva a Trigoria come sesto attaccante.
Esordisce con indosso i colori giallorossi contro il Cagliari, ma è contro il Genoa che Borini segna la sua prima rete nel campionato italiano. Dopo un periodo buio legato ad un infortunio che lo ha lasciato lontano dai campi da gioco per due mesi, Borini torna all’attacco più affamato che mai segnando il suo primo gol in Coppa Italia contro la Fiorentina nel Gennaio 2011 prima di esplodere come attaccante in campionato.
Pesantissima la doppietta segnata all’Inter, così come decisivi sono stati i suoi gol per le vittorie romane contro Parma e Palermo; una raffica di reti, 10 totali in 19 gare in questa stagione, ma soprattutto di prestazioni. Per Luis Enrique è ormai diventato insostituibile, e anche Cesare Prandelli lo ha giustamente convocato in nazionale: tra i bomber italiani, senza rigori, più di lui hanno segnato solo Di Natale, Miccoli e Matri.