L’Italia perde 4-0 contro la Spagna. Cosa non ha funzionato?
Le furie rosse hanno letteralmente travolto gli azzurri
Alla vigilia della prima partita contro la Spagna, quella del nostro esordio agli europei questo risultato, un 4-0 tondo, ce lo saremmo anche potuti aspettare. Ci siamo presentati con il dodicesimo posto nel ranking mondiale, reduci da una sconfitta vergognosa in un’amichevole e con lo scandalo del calcio scommesse che ha intaccato la nostra credibilità, ma per citare Prandelli “gli azzurri ci hanno messo il cuore” e grazie anche a un pizzico di fortuna eravamo riusciti a contenere le furie rosse. E poi è stato un crescendo, tutti a sognare con i nostri che piegavano l’Inghilterra e che demolivano i panzer tedeschi identificati da molti come gli emissari della cancelliera Merkel. Ieri sera invece l’amaro risveglio.
Prendere come scusante il fatto che i nostri erano troppo stanchi è una giustificazione opinabile per questa sconfitta cocente, non hanno fatto lo stesso numero di partite gli spagnoli? – Hanno avuto un giorno in più per riposarsi – vero ma hanno anche cavalcato sul campo per 120 minuti contro il Portogallo e sono passati anche per i rigori, quindi cerchiamo di essere sinceri e ammettiamo che Fabregas e compagni erano stanchi tanto quanto noi.
Piuttosto possiamo prendere come attenuante il fatto che alcuni acciacchi degli azzurri hanno pesato non poco: un Chiellini non al 100% ci ha fatto subire il primo gol e un generoso Cassano, tornato da pochissimo al calcio, non era purtroppo in grado di combattere contro questi maestri dal pallone.
Siamo rimasti invischiati nel palleggio iberico, abbiamo provato a imitarli ma restavamo chiusi nella nostra metà campo. Si sono spente le lampadine nella mente degli azzurri ieri sera? Probabilmente sì, forse si sentivano appagati gli undici in campo. Spento Pirlo, inconsistente Marchisio (giocava anche lui?), Abate timidissimo, Cassano stanco (e su questo possiamo essere d’accordo), Balotelli poco in campo aspettava palloni che quando riuscivano a filtrare perdeva in sciocchi confronti con gli avversari. La beffa arriva poi con l’infortunio di Thiago Motta che ci ha lasciato in dieci.
Decenti, ma non certo ottimi de Rossi, Balzaretti e Barzagli e l’unico che pareva avere qualche idea, Montolivo, sostituito per oscuri motivi.
A suonare la sveglia non è bastato Di Natale, ci sarebbero voluti anche Diamanti, Giovinco e Nocerino molto meno stanchi.
Ha sbagliato qualcosa il nostro CT? Con il senno di poi parrebbe proprio di sì.