Serie B: la storia Ciro Immobile
L’attaccante del Pescara guida la classifica dei marcatori della seconda serie
Questa storia inizia a Sorrento e ha per protagonista un giovane ragazzone biondo che dall’alto dei suoi 185 centimetri di altezza comanda l’attacco delle giovanili nella squadra locale. A quei tempi Ciro Immobile, classe 1990, ha solo 17 anni e con le sue 30 reti nel campionato Allievi impressiona in modo positivo gli osservatori della Juventus, che convincono la società bianconera ad acquistarlo.
Il passaggio a una realtà completamente diversa per questo ragazzo originario di Torre Annunziata non sembra sconvolgere più di tanto Immobile, che nella sua prima stagione nella formazione Primavera della Juventus evidenzia tutte le sue potenzialità, confermando un fiuto incredibile in zona gol. Il 2009 è l’anno della svolta per il giocatore, che nel febbraio guida la formazione bianconera alla vittoria del torneo di Viareggio, grazie soprattutto a due doppiette realizzate fra semifinale e finale. Il torneo giovanile porta bene a Immobile, che l’anno successivo bissa il successo grazie a una tripletta in finale contro l’Empoli, diventando capocannoniere del torneo grazie ai 10 gol realizzati.
L’exploit nel primo Viareggio regala al giocatore l’esordio in serie A con la prima squadra, che avviene il 14 marzo 2009 subentrando a Del Piero. Lo stesso anno, a novembre, Immobile esordisce anche in Champions League, sostituendo sempre il capitano, e in Nazionale, grazie alla convocazione nell’Under 21 di Casiraghi e partecipando poi ai Giochi del Mediterraneo con l’Under 20.
Il 2010 e l’inizio del 2011 costituiscono un periodo transitorio per l’attaccante, che dopo aver vinto il secondo Viareggio e aver esordito anche in Coppa Italia, nel luglio del 2010 passa in prestito al Siena. L’esperienza con i toscani non è delle più felici a causa dello scorso impiego, ma Immobile riesce comunque a siglare il suo primo gol in serie B contro il Portogruaro.
A gennaio 2011 rientra alla base per venire subito girato nuovamente in prestito al Grosseto. Anche qui poche presenze e un solo gol, ma importante per la squadra che ottiene un pareggio nel derby contro l’Empoli.
Ma è nell’agosto 2011 che arriva la vera svolta con il passaggio al Pescara. L’intesa con i compagni Sansovini e Insigne, unito al gioco spettacolare impostato da Zdenek Zeman, permettono all’attaccante di entrare subito nella storia della società abruzzese grazie al record di gol segnati in una sola stagione, che allo stato attuale sono 21, consentendo al giocatore di guidare la classifica marcatori e al Pescara di essere a ridosso della prima posizione.
Pur avendo confermato il prestito al Pescara almeno fino a giugno, a gennaio 2012 la Juventus ha ceduto metà del cartellino del giocatore al Genoa, per una cifra di quattro milioni di euro.