Fine del mondo: tutti a Cisternino per essere al sicuro
La località pugliese unico rifugio dalla profezia Maya
La fine del mondo è vicina, almeno secondo quanto recita la profezia Maya o, più correttamente, l’interpretazione che ne è stata fatta. Il 21 Dicembre 2012 il mondo così come lo conosciamo verrà distrutto, ma a quanto pare ci sarà qualcuno che sopravvivrà. Secondo l’insegnamento del maestro indiano Babaji, infatti, una zona della Valle d’Itria in Puglia verrà preservata dall’apocalisse. In particolare la città di Cisternino, sede di un ashram, tempio costruito in onore del guru Babaji nel 1979, sarà al sicuro durante la fine del mondo.
Il sindaco della cittadina in provincia di Brindisi ha dichiarato durante un’intervista in radio che gli alberghi e le strutture ricettive della zona hanno registrato un vero e proprio boom di prenotazioni per la data in questione e che, per intrattenere un flusso così abbondante di turisti, verranno organizzate diverse manifestazioni in quel periodo.
Lo scetticismo sull’imminente apocalisse è tanto, ma nel dubbio organizzare una gita a Cisternino non farà di certo male! La cittadina pugliese può infatti offrire diverse attrazioni che meritano senza dubbio una visita. Il centro storico di Cisternino è un vivido esempio di architettura spontanea. Con tale definizione si indica un insieme di case costruite non in base ad un rigido schema di urbanistica, ma create in base alle esigenze sociali della popolazione. Le abitazioni infatti, tutte caratterizzate da facciate dipinte con intonaco bianco, fondono in maniera armonica gli spazi privati con quelli comuni, dando vita a un intreccio di strade e piazze davvero suggestivo. Tra gli edifici di maggiore rilevanza storica nel comune spiccano la Torre Normanno-Sveva e la chiesa di San Nicola. La prima, costruita durante il medioevo, rappresentava il punto d’ingresso nella città ed era anche una postazione privilegiata per il controllo del territorio circostante.
Sulla sommità della torre è presente una piccola statua di San Nicola. La chiesa dedicata al santo è invece stata edificata nel 1300 sulle rovine della precedente struttura risalente a epoca paleocristiana. Al suo interno si possono ammirare due splendide strutture in pietra viva realizzate da Stefano da Putignano: la Madonna del Cardellino, che ritrae la Vergine Maria con Gesù Bambino, ed un piccolo tabernacolo.
Le campagne che circondano Cisternino sono punteggiate dai trulli, caratteristiche costruzioni della zona con tetto di forma conica in pietra a secco, e dalle masserie, nelle quali è possibile degustare le specialità tipiche locali. Da non perdere le orecchiette, pasta fresca di semola rimacinata di grano duro, da assaporare con il ragù o con le cime di rape, i formaggi, su tutti il cacio-ricotta, e il pregiato olio extravergine d’oliva, accompagnati da uno dei numerosi vini locali.